Il manager pubblico guadagna mediamente 3 volte lo stipendio di un suo dipendente

I dirigenti della Pubblica amministrazione sono numerosi e super-stipendiati. La domanda a cui vogliamo provare a rispondere è: quanto guadagnano questi manager pubblici rispetto ai dipendenti pubblici che non ricoprono posizioni dirigenziali? Nel valutare i risultati ricordiamo che in alcuni casi tali dirigenti gestiscono mediamente solo 7 dipendenti (è il caso della Presidenza del Consiglio) o 8 dipendenti (Autorità indipendenti). 

Utilizzando i risultati di alcune elaborazioni disponibili qui basate sui dati della rilevazione Conto Annuale 2011 svolta dalla Ragioneria Generale dello Stato, confrontiamo nella Figura seguente le retribuzioni medie dei dirigenti e dipendenti per i vari comparti.

Figura - Retribuzioni medie lorde nella pubblica amministrazione - Anno 2011

Fonte: nostre elaborazioni su dati Aran RGS - IGOP. Dati aggiornati al 21/12/2012

Fonte: nostre elaborazioni su dati Aran RGS - IGOP. Dati aggiornati al 21/12/2012

Nel complesso lo stipendio di un dirigente pubblico è 3 volte quello di un dipendente. Tale rapporto aumenta lievemente per i dirigenti dei Ministeri che hanno quasi uno stipendio pari a 3,4 volte quello dei propri dipendenti (95.000 euro circa per un dirigente a fronte di uno stipendio medio di 28.000 euro per un dipendente che non ricopre posizioni dirigenziali). Per i dirigenti degli Enti pubblici non economici si arriva a uno stipendio che è quasi il quadruplo di quello dei propri dipendenti: 145.000 euro in media a fronte di 37.500 euro percepiti in media da un dipendente dello stesso settore.

Nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove in media un dirigente percepisce 133.000 euro l'anno, anche i dipendenti risultano più pagati degli altri comparti, arrivando a circa 51.000 euro l'anno, battuti solamente dai dipendenti (non dirigenti) delle Autorità indipendenti che arrivano a guadagnare in media 66.000 euro.

Sicuramente i livelli di efficacia e di efficienza dei servizi pubblici non sono tali da giustificare le attuali super-retribuzioni dei manager pubblici. L'auspicio di un intervento per ridimensionare tali compensi, correlandoli sempre più ad una valutazione dei risultati conseguiti, rimane abbastanza forte.